Tradizionalmente i canederli vengono serviti in brodo, una vera squisitezza; tuttavia alcuni li preferiscono con crauti o insalata.
Avete voglia di mettervi alla prova in questo freddo sabato di Febbraio? Di seguito la ricetta! 😉
INGREDIENTI
- panini raffermi
- 1 ¼ l scarso di latte
- 2-3 uova
- 100 g di speck
- 30 g di burro
- mezza cipolla
- prezzemolo
- erba cipollina
- circa 3 cucchiai (= 60-80g) di farina
- brodo di carne o acqua salata
PREPARAZIONE
Tagliare a dadini il pane, bagnarlo nel latte, strizzare, aggiungere le uova e impastare, coprire e lasciar riposare il tutto per mezz’ora. A parte rosolare lo speck tagliato a cubetti e unirli all’impasto aggiungendo poi il soffritto di cipolla, il trito di prezzemolo e di erba cipollina e il sale. Cospargere di farina e mescolare bene il composto che dovrà risultare piuttosto consistente ma non appiccicoso. Con le mani bagnate formare 8-12 canederli grossi e rotondi.
Una volta pronti, i canederli devono bollire piano in acqua leggermente salata o brodo per circa 12 minuti. E’ consigliabile fare una prova con un canederlo per assicurarsi che non si disfi nella cottura. Il canederlo di prova dovrà risultare bello liscio all’esterno e morbido all’interno. Se fosse troppo morbido aggiungere un po’ di farina e aggiustarlo con le mani premendolo un po’ di più. Cuocere quindi i canederli restanti.
I canederli alla tirolese possono essere preparati anche solo con speck, senza prosciutto, carne affumicata e burro, usando il composto descritto sopra e soffriggendo la cipolla nello speck.
I canederli ben fatti vengono a galla al primo bollore. Sono ottimi se mangiati al momento.
Secondo una vecchia usanza, il primo canderlo va mangiato in brodo, il secondo con crauti e cime di rapa, il terzo con carne di maiale o fricassee, il quarto con l’insalata. E chi non è ancora sazio, ricomincia da capo.
Como contorno si accompagna bene anche un’insalata di crescione o di valerianella.
I canederli tirolesi allo speck sono un classico della cucina tirolese e i canederli più apprezzati dai tirolesi stessi.