Viaggiare con i bambini è un’occasione irripetibile.
Se programmate o state per organizzare un viaggio all’estero dovrete tenere di conto di alcuni fattori, uno fra questi è il JET LAG.
Bambini e jet lag: consigli e rimedi
Viaggiare con i vostri piccoli è sempre un’esperienza unica e speciale: si condividono insieme momenti fuori dall’ordinario e si creano ricordi che rimangono per sempre. Oltre a rafforzare ed approfondire le relazioni dell’intera famiglia.
Se programmate o state per organizzare un viaggio all’estero, soprattutto se intercontinentale, dovrete tenere di conto di alcuni fattori, uno fra questi è il JET LAG.
La variazione del fuso orario può provocare i classici sintomi del jet lag, ad esempio malessere generale, disturbi dell’attenzione, mancanza di appetito, orari in soldoni sballati. Come succede agli adulti, può succedere anche ai bambini.
Tuttavia, si ritiene che i bambini presentino dei sintomi più sfumati, anche se rimane importante regolare le ore di sonno e dei pasti subito dopo l’arrivo e possibilmente almeno 2 settimane prima dalla partenza.
Nell’arco di un anno, con il nostro bambino che farà due anni questo Ottobre, abbiamo affrontato molteplici viaggi, internazionali ma soprattutto intercontinentali: siamo stati in Austria, Canada, Usa, Repubblica Dominicana e siamo tornati da poco dal Giappone.
Ci sono delle linee guida per cercare di alleviare questi sintomi, ho studiato l’argomento nel dettaglio e sin dal primo viaggio ho cercato di documentarmi al meglio, affinché il viaggio fosse più spensierato possibile per il mio cucciolo d’uomo.
Regole generali
Se dovete organizzare un viaggio tenete conto di alcuni principi fondamentali per semplificare la vita a voi e ai vostri figli:
1 Osservate i vostri figli
Li conoscete, sapete di cosa hanno bisogno, ormai avrete capito i loro ritmi. È molto importante questo perché durante un viaggio i loro bisogni dovranno essere assecondati. Nel caso in cui doveste affrontare un lungo volo di almeno 10 ore, cercate di fare caso a quando si addormentano e quanto ci mettono. Ciò sarà di aiuto nel capire come potranno affrontare un’avventura oltreoceano.
2 Più piccoli sono, meglio è
Sento sempre dire che i bambini piccoli non devono viaggiare, è troppo stressante per loro. NIENTE DI PIU’ SBAGLIATO!
Lo ripeterò fino allo sfinimento. I bambini, più piccoli sono, più si adattano a tutte le situazioni, sono più resilienti e, cosa fondamentale in questo caso, si agganciano più facilmente a nuovi ritmi. Questo è dovuto al fatto che hanno più cicli di sonno nell’arco di 24 ore, ciò consente loro di adattarsi prima ad un cambio di orario. Non hanno un sonno monofasico e quindi si adattano meglio al cambiamento.
Più grandi sono più faranno fatica.
3 Est o Ovest?
A seconda della destinazione, vanno fatte delle valutazioni. Sicuramente un viaggio ad Ovest risulterà più agevole dato che può risultare più semplice resistere al sonno per diverse ore. Diversamente, un viaggio ad Est costringerà i vostri piccoli ad addomentarsi in anticipo. COME OVVIARE?
Se viaggiate ad Ovest consiglio di posticipare di almeno 2 ore la nanna
Se viaggiate ad Est consiglio di anticipare di almeno 2 ore la nanna
4 Quante ore di fuso quanti i giorni per adattarsi
Si, vale anche questa regole. Quante le ore di differenze, quanti i giorni per adattarsi al cambio.
Questo in linea generale.. e ricordo come ogni bimbo è a se.
5 No alle toccate e fuga
Avete in mente di fare un viaggio oltreoceano, il cui volo durerà almeno 7 ore, di neanche 5 giorni? SCORDATEVELO.
Evitate le toccate e fuga, in questo caso creeeranno davvero solo stress al vostro pargolo, cercate di fare in modo che i viaggi siano di almeno e minimo 7 giorni.
6 Occhio agli orari
Per organizzare bene un viaggio, bisogna anche valutare a che ora si parte dal suddetto aeroporto e soprattutto quanto si impiegherà per arrivare al suddetto aeroporto.
Sconsiglio vivamente partenze di mattina alle 6 o alle 7, ciò vorrebbe dire svegliare in piena notte il vostro bimbo con probabili conseguenze tragiche durante il tragitto in macchina e sul volo..
Come preparare i bambini al jet lag
1 Prima di partire
Come menzionavo precedentemente, in caso di viaggi ad Est consiglio di anticipare la nanna di 2 ore circa almeno 10 giorni prima della partenza, in modo da favorire l’esposizione alla luce solare al mattino.
In caso di viaggi ad Ovest invece consiglio il contrario, quindi di posticipare la nanna di almeno 2 ore per favorire l’esposizione alla luce serale.
Con il nostro Achille ad ora abbiamo fatto 4 viaggi intercontinentali, 3 ad Ovest e uno ad Est dal quale siamo tornati da poco. Abbiamo adottato queste tecniche per la nanna e hanno funzionato splendidamente. Oltretutto consiglio di far arrivare i vostri piccoli il giorno della partenza in privazione di sonno, in modo che possano crollare sul volo. Fidatevi, se sono stanchi posto a sedere o in collo a mamma e babbo dormiranno!
2 Durante il viaggio
Che il volo duri 5 o 14 ore poco importa: il vostro bimbo si dovrà settare all’orario del luogo di destinazione. Cercate di assecondare i suoi bisogni pur tentando di farlo dormire seguendo gli stessi orari delle compagnie che sono già tarati sull’orario di destinazione.
3 Arrivati a destinazione
In caso di arrivo alla mattina, come è successo a noi in Giappone, evitate di dormire a lungo: fate fare ai bimbi un sonnellino di un’ora, massimo 2 e cercate poi di tenerlo sveglio durante il giorno in modo da settarsi sul nuovo orario.
Se invece arrivate alla sera o nel pomeriggio, come è successo in Canada, NY o Santo Domingo, cercate di farlo resistere al sonno in modo che possa cenare e andare a letto il più tardi possibile.
Potrebbe non essere semplice la prima volta, basta solo avere un pò di pazienza e ricordatevi sempre che i bambini si adattano meglio degli adulti!
4 Melatonina si, melatonina no?
Previo parere dei pediatri, è possibile somministrare alcune gocce di melatonina pre, durante e post viaggio. Non abbiate paura: non crea dipendenza, il sapore è buono, aiuta tanto i piccoli a regolarsi.
Noi l’abbiamo usata e Achille non ne ha mai risentito! Anzi, a volte è stata molto di aiuto nelle serate in cui aveva sonno ma non riusciva ad addormentarsi naturalmente.
Si somministra ponendo alcune gocce su un cucchiaino oppure sciogliendola nel latte o nella camomilla.
Vi consiglio queste marche:
Boccetta di 30 ml, aiuta a dormire la notte e calma le coliche. Addolcita con camomilla, ha un buon sapore ed è un integratore Alimentare Naturale efficace per jet lag. Sonno sicuro per i neonati!
Melatonina Bambini Pura, Integratore Alimentare Junior in Gocce Per Dormire La Notte, Favorisce il Sonno e Combatte il Jet Lag, Aroma Cioccolato Naturale – 30 Dosi di Fornitura
Nostre considerazioni ed esperienze
Amiamo viaggiare, sin dalla nascita di Achille progettavamo viaggi in lungo e in largo ma di qui a dire e a fare c’è di mezzo il mare, come si suol dire no?
Siamo partiti con due viaggi basilari nel 2022, Bologna e Vienna.
La del jet lag Achille non ne avrebbe sofferto. Poi ad Agosto 2022 ci tuffiamo nel primo volo intercontinentale, emozionati di viaggiare dopo tanto e soprattutto dopo il Covid.
Ci siamo documentati bene prima di lanciarci in questa avventura e devo dire che è meglio di come sembra: i viaggi sono esperienze memorabili per tutta la famiglia, si cresce e si impara insieme. Fortunatamente Achille è un bimbo che sembra fatto per viaggiare (ad ora!) perciò anche con il jet lag non abbiamo avuto molti problemi. Abbiamo tuttavia somministrato melatonina per agevolarlo nel sonno e non gli ha mai dato problemi.
Il consiglio che posso dare è quello che, se avete intenzione di organizzare un viaggio con il vostro piccolo ma avete dei dubbi, buttatevi, fatelo!
Non abbiate paura!
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