Canarie On the Road – Part I

Ciao Travellers!! Oggi vi racconterò la nostra avventura alle Canarie On The Road, più precisamente nelle isole di Fuerteventura e Lanzarote.

Abbiamo scelto queste due isole escludendo le altre perché riteniamo che Fuerteventura e Lanzarote siano le due isole delle Canarie più avventurose e selvagge, solo natura incontaminata, spiagge e mare straordinario!

Scherzi a parte, parto col dirvi che le isole sono visitabili tutto l’anno, essendo le Canarie in stagione praticamente SEMPRE!!! Temperature miti tutto l’anno, pochissima pioggia, vento tanto ma l’abbiamo ringraziato più di una volta, caldo d’estate le cui minime e massime raggiungono 21/34°, in inverno logicamente le temperature sono più basse ma non crediate ci sia cosi tanta differenza.. insomma ci si sta da Dio!

Pensate ad affrontare un inverno in shorts, lunghe passeggiate sul mare, maglietta corta, sandalo, e addio a stivali imbottiti e a quei cappottoni (che si, tanto amo) ma che ci rendono noi donne Omini della Michelin.. non sarebbe un sogno?!

Ammettetelo, ci state pensando a trasferirvi la.. ma aspettate a sentire il resto!! Cosi vi convincerete al 100%!

Paesaggi marziani, si avete capito bene?!

Lunghe distese di sabbia, spiagge infinite, libere, desertiche, dove montagne di mare si abbracciano con montagne di onde. Mare cristallino, pesciolini a riva, temperatura dell’acqua vivibile (mica come in Egitto il 1°Gennaio), cibo strepitoso… Ok freno, avete ragione! Il cibo in Spagna non è certo al pari dell’Italia ma si difende bene, ma parlerò dettagliatamente anche di questo…

Spiagge, paesaggi marziani, acqua cristallina, queste sono le Canarie!

Siamo partiti da Pisa sabato 08.08.2020, abitando nella campagna livornese. L’aeroporto di Pisa attualmente sta servendo ben pochi voli, stanno potenziando il Vespucci di Firenze e me ne dispiace, Pisa offre tanto e mi dispiace che ci saranno sempre meno tratte! Oltretutto, Pisa è stupenda ed ha molte mete meravigliose toscane a due passi, a differenza di Firenze..

Digressione a parte, partiamo da Pisa. Controlli abbastanza tranquilli, da viaggiatori responsabili e coscienziosi, mascherina indossata sempre, distanziamento sociale, amuchina a portata di mano, cercare di toccare meno possibile tutto ciò che non conosciamo e via… partiamo! Atteriamo in quel di Puerto del Rosario, a Fuerteventura, la sera alle 18.40.

Il nostro progetto era: 4 giorni all’esplorazione del nord/centro di Fuerteventura, con alloggio a Corralejo, traghetto a Lanzarote il 12.08, rientro a Fuerteventura sud il 19.08, con alloggio a Morro Jable, in modo da esplorare in lungo e in largo, al meglio delle nostre possibilità, le due splendide isole!

Appena atterriamo a Fuerteventura controlli più che oculati, QR Code alla mano, modulo della compagnia aerea compilato e via… Corriamo a prendere la macchina noleggiata online! Le compagnie di noleggio, fiore all’occhiello delle Canarie, sono 3: Payless, Cicar e Autoreisen. E’ con quest’ultima che noleggiamo la nostra potentissima Citroen! Se vi interessa il noleggio delle macchine alle Canarie, proseguite qui nel dettaglio, troverete tutte le info:

➡️ Compagnie di noleggio auto alle Canarie

14 giorni alla modica cifra di 202 €! Compreso di tutto, assicurazione totale senza franchigia, spostamenti per tutte le isole (alcune compagnie non coprono se le noleggi su un’isola e vai poi su un’altra), secondo guidatore gratis, 4 porte, navigatore. Bella e funzionalissima. Molto contenti e soddisfatti della scelta effettuata, ci dirigiamo alla nostra macchinina e ci incamminiamo verso Corralejo!

IL NOSTRO VIAGGIO A FUERTEVENTURA

Esplorando Corralejo e la parte centro/nord di Fuerteventura 

Abbiamo soggiornato a Corralejo per 3 giorni e 4 notti, da sabato 08.08 a mercoledì 12.08. Perché Corralejo? La nostra scelta è ricaduta su questa città perché da li avremmo visto la parte nord/centro dell’isola di Fuerteventura. La città offre tantissima scelta se si parla di ristoranti e posti dove alloggiare, tuttavia non è certo la miglior città dove rimanere per più di 4 giorni. Noi abbiamo alloggiato ad Atlantic Garden Beach Mate, che mi sento di consigliarvi. Aveva tutto ciò che desideravamo: appartamento con servizi essenziali, un bagno funzionante, un letto comodo, una cucina, parcheggio sulla via antistante la struttura (Calle Gran Canaria) e tanta, ma tanta tanta pace…. Isolati dal resto del mondo, ed è un pò che quello di cui avevamo bisogno.

La struttura è letteralmente a due passi dalla spiaggia di Corralejo, non una delle più belle ma accettabile essendo in città e al porto! La città offre una moltitudine di ristoranti, tipici e non, e alberghi/appartamenti. La scelta è davvero ampia. Prezzi modici, si parte dall’appartamento con il minimo indispensabile senza parcheggio al super appartamento o hotel con tutto incluso, quindi parlando di cifre da 180 € a 500 € ..per 4 notti eh! 😉

Una buona base di partenza per tutto ciò che desideravamo vedere durante i giorni del nostro soggiorno.

1st Day – 09.08.2020

Il primo effettivo giorno alle Canarie l’abbiamo passato andando al nord verso il “Parque Natural de Corralejo“.

Si staglia davanti un panorama assolutamente incredibile: il deserto. Con le sue dune beige, caldo asfissiante, l’oceano alle spalle. Questo parco naturale si estende per 10 km lunga la costa est e sud di Corralejo ed è anche largo diversi km coprendo un’ampia superficie.

Prendetevi un’oretta di tempo per gustarvi un panorama meraviglioso e fare delle foto stupefacenti nel deserto. La nostra avventura on the road è proseguita nelle calette antistanti. Fermatevi pure con la macchina a bordo strada e fate una sosta. Troverete un pò di vento ma compenserà il caldo super caldo delle dune!

Non a caso e grazie al vento che tira, questa zona viene assalita da tutti coloro che amano windsurf.

Il pomeriggio direzione La Oliva/El Cotillo! 

La Oliva Regione centro-nord di Fuerteventura, un tempo capoluogo dell’isola, conserva ancora qualche retaggio dei suoi giorni di gloria. Per raggiungerla siamo passati dall’interno, attraversando Villaverde e non facendo la costa.

Per chi volesse raggiungerla in bus, prendete il n.7 (costo 2,40€, 35 minuti, 3 corse al giorno), che collega Puerto del Rosario con El Cotillo fermandosi a La Oliva, o altrimenti il n. 8, che serve la tratta El Cotillo-Corralejo, fermandosi a La Oliva.

Cosa vedere a La Oliva? 

  • Casa de los Corolones: museo, costo d’ingresso 3€ a persona, orario 10-18 dal martedì al sabato. Letteralmente tradotta in italiano “Casa dei Colonnelli”, questa abitazione del XVIII è stata restaurata conservando il tradizionale patio centrale, i loggiati in legno, mentre tutti gli altri edifici del complesso sono crollati Il piano terra ospita una mostra sulle donne e l’agricoltura, mentre al primo piano troverete esposizioni dedicata alla storia riguardante l’edificio e l’isola.
  • Casa Manè (Centro de Arte Canario): galleria d’arte, costo d’ingresso 4€, orario 10-17 dal lunedì alla venerdì, fino alle 14 il sabato. Attrattiva dell’isola, ospita opere di Cesar Manrique, Ruben Dario e Alberto Agullo. Vicinissima alla Casa de los Corolones.
  • l’imponente torre campanaria della settecentesca Iglesia de Nuestra Senora de la Candelaria. La chiesa ha ingresso gratuito.

Sfortunatamente, causa Covid, siamo stati in grado di vedere solo l’ultima attrazione in quanto le prime due erano chiuse.

Siamo passati entroterra e più precisamente da Villaverde, perché qua i mulini a vento sono una peculiarità della zona e non ci si può non fermare e farsi una foto! I mulini si intravedono in lontananza poiché situati su un’altura. Basterà parcheggiare la macchina e proseguire a piedi per godersi il momento.

Successivamente abbiamo proseguito per El Cotillo a Nord-Ovest.

El Cotillo è un ex villaggio di pescatori, ricco di atmosfera e coniuga alla perfezione il binomio tra natura selvaggia di una località costiera poco turistica con l’ambiente rilassato di un’apprezzatissima zona per surfisti.

Qua abbiamo scorto il tramonto e ci siamo lasciati cullare per una 15ina di minuti buoni dal rumore dell’oceano, le cui onde si infrangevano contro le rocce a picco. Molto suggestivo. Cenetta in un locale tipico con Polpo alla Gallega, Lapas e Gambas al Ajillo. Si concludeva cosi la nostra prima giornata a Fuerteventura.

2nd Day – 10.08.2020

Il giorno successivo siamo partiti di buon’ora alla scoperta di alcune calette al nord, in particolar modo direzione El Cotillo: le spiagge più belle sono quelle de La Concha e Playa Piedra. Nella prima si può fare tranquillamente il bagno, acqua cristallina, un pò freddina alle 10 ma alle 12 si scalda.. l’altra è solo per surfisti! Vento tremendo..

 

Pomeriggio passato a scalare il Volcan Bayoyu e non solo… e qui mi dilungo un pochetto.

Le Canarie sono prettamente isole vulcaniche, perciò troverete vulcani e montagne a go go. A Fuerteventura è sito il monte sacro Tindaya e anche il Bayoyu, quest’ultimo a pochi passi da Corralejo. 15 minuti di macchina circa.

Scalando il Volcano Bayoyu

Potete parcheggiare dove volete, tanto dovrete proseguire a piedi. Consiglio pantaloncini corti, scarpe comode da trekking, maglietta, se volete uno zaino, borraccia d’acqua, cellulare o fotocamera!
La scalata è pesante e faticosa, io stessa ho pensato di mollare diverse volte, Matteo mi spronava e mi incitava a proseguire!!! Sapete, io non sono cosi atletica mentre Matteo si…:P

Insomma alla fine ce l’ho fatta, non mi sono arresa, scalata pesante, tanto caldo, tempo necessario e… una volta scalata la vetta, il panorama che scorgerete vi farà scordare la sudata fatta! Direte “ne è valsa davvero la pena!” Vi lascio alcune immagini per farvi capire cosa abbiamo visto!! Dalla vetta si può ammirare l’isola e non solo, quella di fronte è Isla de Lobos! Andateci, non ve ne pentirete. Sarà un pomeriggio diverso dal solito se non altro.

Non contenti della sudata e pesata del vulcano, ci avventuriamo con la nostra potente Citroen verso la parte centrale di Fuerteventura, direzione AJUY!

Cari Travellers, è stato il viaggio della speranza, soprattutto al ritorno, perché la distanza è notevole. Abbiamo percorso metà isola dall’interno, passando dai vari paesini, per menzionarne alcuni “Antigua”. Dopo circa 2 ore di tragitto e di curve, arriviamo alle scogliere.

Avete presente le scogliere normanne di Etretat e le più iconiche irlandesi di Moher? Ecco, qui ci troviamo di fronte ad un mix ed è veramente meraviglioso. Le scogliere sono nascoste e bisogna salire attraverso una scala, costeggiarla e riscendere. Le troverete in fondo al percorso. Panorama molto suggestivo.

Non molto distante, si trova la spiaggia nera di Ajuy, spiaggia vulcanica, sabbia caldissima. Veramente molto bello. Il villaggio è lasciato un pò a se, ci sono diversi ristoranti ma causa Covid molti di loro erano chiusi e i pochi aperti non accettavano ospiti che non avessero prenotato.

Ci gustiamo il tramonto, abbracciati, ci rimbocchiamo le maniche e rientriamo in quel di Corralejo. Stanchi ma felici e soddisfatti, anche oggi. Tempo di arrivare a casa e ci siamo fiondati a letto..il giorno dopo saremmo andati nell’isola più belle delle Canarie, a mio avviso, e volevamo essere carichi. urgeva riposarsi!

3rd Day – 11.08.2020

La mattina del 11.08 ci svegliamo di tutto punto verso le 7, colazione al volo e ci incamminiamo verso il porto. Il nostro biglietto per Isla Lobos  lo avevamo acquistato in uno dei banchetti presenti al porto con compagnie locali. Ce ne sono tantissime.. a voi la scelta. La nostra compagnia era “Water Taxi”. Costo del biglietto 15€ a persona a/r per l’isola. Non male! Eseguono solo trasporto, non c’è nessuna guida o tour organizzato.

Isla de Lobos è una vera chicca e un vero paradiso, uno dei motivi per cui vale la pena visitare le Canarie. Un isolotto da esplorare senza indugi. Spiagge, calette nascoste, acqua cristallina, snorkeling con pesci, relax, cucina di pesce tipico e tanto sole! Una delle giornata più belle dell’intero viaggio. Gita consigliatissima!

Dato che ne è valsa la pena, non posso riassumere Isla de Lobos in due righe, troverete perciò più info possibili nel link che segue:

➡️Isla de Lobos

Il nostro soggiorno a Corralejo giunge perciò al termine, stanchi ma felici e soddisfatti per quanto fatto e visto.

Sappiamo perfettamente che avremmo potuto fare e vedere altro, è logico, ma con il tempo che avevamo a disposizione, ci eravamo promessi di esplorare ciò che per noi fosse il top della zona nord/centro.

Il giorno dopo, mercoledì 12/08, ci siamo imbarcati per Lanzarote! Il biglietto a/r per 2 lo abbiamo acquistato al porto tramite la compagnia Naviera Armas per la modica cifra di 120€, compreso trasporto macchina ovviamente! Convenientissimo. Qua sotto troverete più dettagli per le compagnie di traghetti da/per Fuerteventura e Lanzarote.

➡️ Traghetti da/per Fuerteventura e Lanzarote 

La durata del tragitto Corralejo-Playa Blanca è stata breve, 30 minuti durante i quali ci siamo goduti la traversata e abbiamo pure avuto la fortuna di vedere dal vivo il guizzo di alcuni pesci volanti. Eravamo emozionatissimi!

Una volta attraccati a Lanzarote, al porto di Playa Blanca, ci siamo incamminati verso il nostro appartamento nella città di Puerto del Carmen. Anche qua la scelta è ricaduta su una città grazie alla quale potevamo spostarci tranquillamente in lungo e in largo. A fine viaggio, vi dico abbiamo fatto la scelta giusta.

L’appartamento in questione si chiama Rocas Blancas, 2 stelle ma ne meriterebbe 5, in quanto aveva, anche questo, tutto ciò di essenziale e non solo: comodissimo letto, aria condizionata e ventilatori in camera e salotto, salotto con divano letto, tv, cucina amplia, bagno enorme con bidet (ok, lo ammetto, l’ho scelto anche e soprattutto per questo!!) e un terrazzo ampio nel quale cenare e guardare le stelle la sera. Unico neo, il parcheggio…ahimé il parcheggio andava trovato sulle strade parallele ed è stata una bella sfida giornaliera ma affrontata sempre con sorriso ed ottimismo.

La vicinanza alla spiaggia era imbarazzante: non appena attraversata l’Avenida fronte appartamento, la spiaggia era li, lunghissima, comoda, rilassante con un’acqua davvero bella.

Puerto del Carmen è una città turistica, troverete, al pari di Corralejo, un’ampissima scelta tra ristoranti tipici e non e appartamenti/villette dove soggiornare. A me è piaciuta tanto, mi sentivo a casa.

Parlando di posti dove mangiare, la scelta era ampia come menzionato, ma sopratutto molto molto economica. Sull’Aveniva si trova di tutto, da colazioni all’inglese a 1,90 €, birre medie a 1,50€, pasti completi a 10€… Addentrandosi verso il porto il costo di un singolo piatto aumentava, ma al tempo stesso ne aumentava anche la qualità.

Consiglio a tutti “La Cascada Puerto del Carmen”: il ristorante fa un pò di tutto, dalle Tapas alla carne. Vi spiegherò nel dettaglio nell’articolo

➡️Canarie Gastronomiche 

Il nostro obiettivo era di visitare un pò tutta l’isola, creando itinerari ad hoc, non precluderci niente, gustarci ogni singola giornata e ogni singolo sapore canariota, ubriacarci di natura e paesaggi.

Dato che il traghetto lo avevamo preso la mattina alle 10, eravamo arrivati all’appartamento alle 11.30 circa (da Playa Blanca a Puerto del Carmen ci sono circa 40 minuti di tragitto). La mattinata era andata ma non il pomeriggio! Tempo di fare il primo tuffo rinfrescante e pranzare, la sera ci aspettava FAMARA!

IL NOSTRO VIAGGIO A LANZAROTE

1st day – 12.08.2020

Siamo partiti col botto in quanto la Spiaggia di Famara è una delle spiagge più belle di tutta Lanzarote e di tutte le Canarie. Perché?

Immaginate una lunghissima spiaggia, sabbia fine con le montagne sulla destra a far da cornice. Una cartolina.

Ci siamo avviati nel primo pomeriggio con l’intenzione di rimanere sulla spiaggia fino al tramonto e mangiare un boccone nel villaggio di pescatori. Ahimè con i tramonti siamo stati un pò sfortunati per tutta la durata del viaggio, non c’è mai stata una vera occasione di poter immortalare la spiaggia al calar del sole ma soprattutto immortalare il momento perfetto e creare la foto perfetta. Vi lascio delle foto, alcune nostre altre non, solo per farvi capire quanto meravigliosa sia Famara.

La spiaggia è molto ventosa, fare il bagno risulterebbe per me impossibile e molto pericoloso. Adatta ai surfisti, come le maggiori spiagge canariote.

Poco distante dalla spiaggia, addentrandosi nel paese, se cercaste dei ristoranti sareste accontentati. La maggior parte sono l’uno accanto all’altro e sono tutti tipici! Via a grandissime e succulenti grigliate di pesce con ottimo vino. Noi abbiamo mangiato ben due volte a Famara, la sera in cui siamo andati la prima volta e la seconda per ferragosto. La prima sera da “El Rincon de la Abuela”, ristorante tipico: offre piatti di pesce del giorno, una grigliata spettacolare al costo di 29 € per due persone, un ottimo vino e delle ottime birre. La seconda volta in cui siamo andati invece abbiamo optato per un ristorante veramente ottimo, con prezzi più elevati, quasi di classe!! Il suo nome è “El Risco”, più info su “Canarie gastronomiche”.

Termina cosi il nostro primo giorno a Lanzarote.. diciamo che il poco che abbiamo visto ci avrebbe anche già bastato! Il bello doveva ancora venire.. Andiamo a letto, post passeggiata sul mare a guardare le stelle, felici e contenti, anche oggi.

2nd day – 13.08.2020

Il nostro secondo giorno a Lanzarote è stato uno dei più belli. Il nostro viaggio alle Canarie on the road oggi ci avrebbe condotto verso la regione vinicola lanzarotiana e successivamente avremmo tagliato l’isola andando a nord. Oggi si prospettava una bella girata!

La regione vinicola di Lanzarote è La Geria, una buca conica scavata in strati naturali di ghiaia vulcanica di diversi metri di profondità, al centro della quale è piantata la vite, e il cui bordo di rocce a mezza luna è posizionato come protezione contro il vento. Fila dopo fila, queste perfette cavità colorate di verde, ocra e nero creano un paesaggio unico al mondo, che ha contribuito a giustificare la denominazione di Lanzarote come Riserva della Biosfera dall’Unesco.

La Geria, un paesaggio unico al mondo!

Come arrivare a La Geria?

Semplice! La Geria si trova a nord di Puerto del Carmen (dove alloggiavamo) da cui dista una decina/quindicina di chilometri.

Nel Paesaggio Protetto di La Geria ci sono numerose cantine che vendono vini premiati internazionalmente come alcuni famosi malvasia. Sotto questi vigneti spettacolari si cela un altro gioiello della natura, la grotta di Los Naturalistas lunga 1.600 metri. La grotta è accessibile con le dovute cautele e una buona lanterna che illumini le numerose e piccole stalattiti di lava che scendono dal suo soffitto.

“Di vino, di poesia o di virtù: come vi pare. Ma ubriacatevi”

Le bodeghe che abbiamo visitato sono state due: La Geria e la Bodega Rubicon, una meglio dell’altra!

Alla Bodega Rubicon abbiamo degustato tre diversi tipi di formaggio accostati a tre vini, mentre a La Geria abbiamo preso un tagliere di formaggi tipici lanzarotiani con una bella boccia di Malvasia Seco.. Squisito! Per la modica cifra di 6,50€! Li vale tutti! Impossibile fare un giro nella zona vinicola senza degustare del vino vulcanico.

Il nostro tour è proseguito a nord per andare a visitare una delle pittoresche creazioni nate dal genio lanzarotiano Cesar Manrique. Il parco in questione è il “Jardin de Cactus“.

Jardin de Cactus 

Magnifico giardino botanico di 5000 metri quadrati inaugurato nel 1990 e costruito su una ex cava, è stato l’ultimo intervento realizzato da César Manrique a Lanzarote.

Situato nel nord-est dell’isola, nel comune di Teguise, nella città di Guatiza, il Jardín de Cactus è circondato dalla più grande piantagione di cactus dell’isola, dedicata alle colture di cocciniglia, un prodotto di grande rilevanza finanziaria a Lanzarote nel XIX secolo. 

Il Jardín de Cactus ospita oltre 10000 piante di cactus di oltre 1200 specie diverse, provenienti da zone lontane come Perù, Tanzania, Madagascar, Marocco, ecc. Il numero di esemplari di cactus è in costante crescita, poiché di tanto in tanto vengono piantate nuove specie per aumentare la diversità del giardino.

All’ingresso del Giardino dei Cactus di Lanzarote si trova una scultura di diversi metri di altezza a forma di cactus, che accoglie i visitatori, mentre altri monoliti di cenere vulcanica, che conservano la memoria degli anni passati, sembrano sfidare piante immense provenienti da ogni continente del pianeta.

All’interno si nota invece che la sua costruzione ricorda un antico anfiteatro, organizzato a terrazze, dove si trovano le diverse specie di cactus del giardino. Come nota discordante tra tante piante di cactus troviamo piccole vasche con pesci colorati e ninfee, che regalano una freschezza inaspettata tra l’aridità dell’ambiente.

Per chiudere il breve tour all’interno dell’attrazione si può infine visitare un antico mulino a vento risalente al XIX secolo, dove veniva macinata la tipica farina di mais delle Canarie.

Come arrivare al Jardin de Cactus?

Da La Geria ci sono voluti circa 30 minuti. Seguendo la LZ-30, la LZ-10  e infine la LZ-404  L’uscita definitiva è Av. Garafia e ci sarete. Strada molto semplice e percorribile senza problemi.

INFORMAZIONI GENERALI

Prezzi:

Adulti: 5,80 €
Bambini: 2,90 € (7 – 12)
Adulti Residenti nelle isole Canarie: 4,65 €
Bambini Residenti nelle isole Canarie: 2,35 €
Residenti a Lanzarote: 1,00 €

Orari:

Orari di apertura: dalle 10:00 alle 17:45.
Orario di apertura estivo (1 luglio – 30 settembre): dalle 09:00 alle 17:45

Il nostro tour prosegue nel comune di Harìa, verso un’altra meraviglia naturale lanzarotiana, abbondantemente arricchita dal genio artistico dell’isola. Cesar Manrique. Era la volta del “Jameos del Agua”, uno dei luoghi più visitati di tutta Lanzarote!

Jameos del Agua

La parola “Jameo” è origine aborigena e si riferisce ad un foro che si produce a causa del crollo del tetto di un tunnel di lava.

Il Jameos del Agua, proprio come la vicina Cueva de Los Verdes, si trova all’interno di un tunnel vulcanico di 6 km prodotto dall’eruzione del vulcano de la Corona.

Il Jameos del Agua si trovano nella sezione di questo tunnel più vicino alla costa. Sono composti da almeno tre “jameos”, o aperture nel terreno: esse sono il “Jameo Chico“, attraverso il quale si accede all’interno, il “Jameo Grande” e un terzo, chiamato “Jameo de la Cazuela“.

Lasciatevi affascinare da questi tunnel sotterranei e dai loro giochi di colore.

Come arrivare al Jameos del Agua?

Dal Jardin de Cactus ci sono voluti solo 15 minuti circa. Prendete la strada principale LZ-1 con destinazione la località di Orzola. All’esterno del complesso naturale troverete un parcheggio gratis dove potrete parcheggiare senza problemi il vostro mezzo per tutto il tempo che desiderate.

INFORMAZIONI GENERALI

Prezzi:

Adulti: 9,50 €
Bambini: 4,75 €. Gratis fino ai 7 anni di età

Orari:

Orari di apertura: dalle 10:00 alle 18:30
Il martedì e il sabato tutto l’anno, e i mercoledì d’estate, viene effettuata anche l’apertura serale dalle 19:00 alle 03:00.

Non contenti, ci siamo diretti ancora più a nord. Si sa, quando si viaggia, si ha sempre più voglia di esplorare non è vero?!

La nostra ultima tappa della giornata ci ha condotti ad un punto panoramico STRABILIANTE. Come dice anche il nome che porta, siamo approdati al Mirador del Rio.

La vista dall’alto ci aveva lasciato senza parole, tanto da rimanere per una buona mezz’ora ad osservare ciò che si stagliava di fronte a noi. Avvertimento: per chi avesse le vertigini non preoccupatevi, la zona è delimitata e non c’è pericolo di caduta, assaporate l’atmosfera che vi si respira, di pura libertà, non ve ne pentirete. E scattate un sacco di foto, un punto panoramico del genere non capita tutti i giorni di vederlo! Di fronte a noi Isla Graciosa, dove saremmo andati di li a 3 giorni, ma vi racconterò a tempo debito..

Come arrivare al Mirador del Rio?

Ancora una volta, proseguire per la strada principale LZ-1 e in 15 minuti si è arrivati. Girare per Lanzarote è molto semplice!

Una giornata bellissima, ci siamo già tolti metà delle cose da vedere in quel di Lanzarote. Un’isola della quale mi sono innamorata giorno dopo giorno, la cui selvaggia natura la fa da padrone dominando incontrastata su ogni altra cosa.

Canarie On the Road – Part II

TO BE CONTINUED.. 

 

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